«Tutto cambia perché tutto resti uguale» dice Giuseppe Tomasi di Lampedusa ne "Il Gattopardo". E anche oggi al Forum di Assago se ne è avuta conferma. Nella finale di Coppa Italia, la Mens Sana condotta da Luca Banchi - fortemente rivoluzionata - nel corso dell'ultima estate ha fatto suo per il quinto anno consecutivo il trofeo. Varese esce a testa alta e forse con qualche rammarico per l'avvio shock che ha segnato tutto il match.
Infatti la squadra di Vitucci va sotto di 18 punti non riuscendo a sbloccarsi. Poi piano piano recupera e rimette in equilibrio la partita. Siena ovviamente vuole ripetere il successo degli ultimi quattro anni e quando ormai sembra esserci vicino la Cimberio riesce a riaprire ancora una volta la sfida e gli ultimi 5' sono davvero di quelli vietati ai malati di cuore. È Bobby Brown a piazzare le zampate decisive, quelle che mettono al sicuro il risultato. Finisce 74-77 per Siena; un successo importante perché migliora il record di vittorie consecutive fatto segnare sempre dalla Mens Sana a Torino giusto un anno fa. La Cimberio si merita comunque tutti gli applausi della nutrita rappresentanza varesina al seguito: una bella iniezione di fiducia per dimenticare in fretta una sconfitta che brucia ma che può trasformarsi presto in esperienza che fa maturare.
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