sabato 28 aprile 2012

sabato 28 aprile 2012, 18:47
In una partita praticamente ininfluente per la classifica, entrambe le squadre vogliono far propria la posta in palio. Casale vuole onorare quella Serie A che dovrà lasciare dopo solo un anno di permanenza mentre l’Acea ci tiene a salutare il proprio pubblico senza dare l’impressione di essere già con la testa in vacanza.

Matteo Malaventura al tiro nella sfida dell'andata al PalaFerraris (foto Davide Console)

A ben guardare la partita del PalaTiziano non ha più granché da dire e da dare: c’è aria di smobilitazione per entrambe le squadre, anche perché la classifica parla inesorabilmente. Casale Monferrato, alla sua prima esperienza nella massima serie, è retrocessa matematicamente a seguito della sconfitta con Bologna; Roma, partita con l’intenzione di rilanciarsi, ha vissuto invece una stagione travagliata che molto probabilmente finirà per concludersi anticipatamente: solo un miracolo può regalare la qualificazione ai playoff, obiettivo rincorso dai giallorossi per tutto il campionato e ad ora virtualmente sfuggito.
Per entrambe le società il futuro è, oggi, un grande punto interrogativo. Da gennaio il presidente capitolino Toti ha annunciato il proprio disimpegno ma non è ancora arrivata alcuna offerta per rilevare la società: si rischia la chiusura del club. Sul fronte rossoblù Giancarlo Cerutti, nel post-gara con le V nere, ha rimandato al 7 maggio il bilancio consuntivo dell’annata annunciando soltanto che «saranno conclusioni molto importanti per quella che sarà la pallacanestro di Casale»; e nella serata più triste della sua presidenza non ha mancato di «ringraziare la squadra per come ha giocato questa partita, soprattutto il secondo tempo. Usciamo a testa alta e con dignità da questa partita che segna la nostra retrocessione. Certo, si vorrebbe sempre vincere, ma prima di tutto ci sono questi due elementi, che sono importanti per una società, per la sua storia, per il suo cammino, per il suo presente e il suo futuro, qualunque esso sia». Elementi che Cerutti ha ribadito negli spogliatoi alla squadra: «Ho chiesto ai giocatori nelle prossime tre partite di continuare a tenere la testa alta». La Novipiù vuole quindi onorare fino alla fine un campionato amaro, lungo il quale quel sogno iniziato il 23 giugno scorso si è inesorabilmente trasformato in incubo. La conferma dell’impegno arriva direttamente dall’interno degli spogliatoi; se ne fa portavoce Matteo Malaventura: «Anche se il distacco da Teramo è ormai incolmabile, vogliamo confermare al nostro Presidente e ai tifosi lo spirito messo in campo nella partita contro Bologna. Continueremo a giocare a testa alta a Roma, Teramo e in casa con Pesaro, i tre impegni che chiuderanno in pochi giorni la nostra regular season».
Per l’ultima uscita casalinga stagionale, coach Marco Calvani vuole tenere comunque alta la tensione dell'Acea: «La partita di domani guardando la classifica potrebbe avere poco significato o poco interesse, tutte e due le squadre non hanno degli obiettivi. Per quello che mi riguarda nella partita di domani ci sono dei contenuti, come ad esempio finire la stagione in modo dignitoso per tutte le problematiche e le difficoltà che abbiamo vissuto durante l’anno e che sicuramente non ci hanno permesso di avere un percorso normale a livello sportivo». Il coach giallorosso avverte: «La Novipiù verrà qui senza la pressione del risultato a tutti i costi; mi auguro che i miei giocatori riusciranno a far vedere di voler combattere e di provare ancora una volta a portare a casa la vittoria dando un segnale positivo».
La sfida del PalaTiziano sarà trasmessa in diretta da QuartareteBlu (canale 112 del digitale terrestre); palla a due alle ore 18.15, direzione di gara affidata a Carmelo Paternicò, Roberto Begnis e Luca Weidmann. Anche RadioGold (88.8 e 89.1 MHz o in streaming su www.radiogold.it) seguirà la partita. La replica del match andrà in onda lunedì 30 alle 22.30 su Quartarete (canale 11).

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