martedì 17 novembre 2009

martedì 17 novembre 2009, 13:06
DELLACASA TRINO - MORETTI ZERO AOSTA 80-81 (15-25, 35-36, 56-59)

Trino: Patrucco 6, A. Pansa, Marzolla 3, Carrera 15, Martinetti 5, Ronco 8, Sticchi 17, Miglietta 22, Martinotti 4, Dellefave ne. Allenatore Lorenzo Pansa.

La Dellacasa non riesce ad espugnare il proprio parquet. Al termine di una partita dominata dagli errori di Trino, gli arbitri non hanno voluto essere da meno ed hanno influito pesantemente sul risultato finale, dando una vittoria che Aosta aveva comunque dimostrato di meritare.
Siamo a 47 secondi dal termine con Trino a -1, palla in mano a Miglietta che batte il raddoppio sulla pressione di Aosta, supera la metà campo apprestandosi ad andare a canestro in solitaria; un difensore ospite interviene in modo disperato utilizzando il braccio opposto (atteggiamento che già dal mini basket viene punito con il fallo anche in assenza totale di contatto): contatto invece che arriva pieno con la spalla e stende il numero 13 locale. Carrera recupera da terra il possesso e cerca il pick and roll con Ronco a cui i signori in grigio attribuiscono un fantomatico fallo in attacco. Gara segnata che finisce con un solo punto di scarto grazie ad un missile da nove metri di Miglietta.
Priva di Patrucco (si arrende alla sua schiena malconcia dopo soli 4 minuti) e con Martinetti reduce dalla temuta influenza virale, la squadra di coach Pansa accetta i ritmi compassati della Birra Moretti Zero Aosta, che si aggrappa all'intramontabile Chenal, decisivo sui 40 minuti. Il gioco non scorre fluido e gli errori piovono copiosi incidendo sull'economia di Trino in modo crudele (a fine gara 19 palle perse); nonostante questo handicap, rappresentato da una serie interminabile di infrazioni di passi, passaggi no-look gettati nel vuoto ed incomprensioni fatali, la Dellacasa rimane in partita fino al diciannovesimo grazie a Sticchi che si carica i compagni sulle spalle giocando palloni pesanti come macigni ed all'energia inesauribile di Miglietta e Martinotti (frenato solo dal quinto fallo).
A voler vedere il bicchiere mezzo pieno si può pensare ad un collettivo che ha "rischiato" seriamente di vincere dopo avere lasciato agli avversari una serie di possessi che avrebbero steso chiunque, ma rimane l'amaro in bocca per non avere visto confermata l'ennesima dimostrazione che la pallacanestro é uno sport dove tutto é possibile, salvo intercessione dell'errore arbitrale.
A livello mentale questa sconfitta può risultare più produttiva di una vittoria sulla sirena, in quanto i ragazzi di Lorenzo Pansa devono convincersi che nessuno regalerà loro qualcosa fino all'ultimissima partita e per questo dovranno restare concentrati su ogni pallone senza soluzione di continuità.
Trino é attesa da due gare durissime: la trasferta in quel di Novara e la visita al Palaferraris della fortissima Ivrea. Non potrebbe esserci momento migliore per trovare un pronto e convincente riscatto.

Alessandro Irico

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