giovedì 29 novembre 2012

giovedì 29 novembre 2012, 06:30
Da oggi con #lalavagnadelcoach inizieremo ad analizzare quelli che vengono chiamati i fondamentali, cioè i movimenti su cui si basa il gioco della pallacanestro. Ci sono fondamentali individuali e fondamentali di squadra: i primi riguardano il controllo del corpo e del pallone, i secondi invece attengono al controllo del movimento dei componenti di una squadra in relazione a quelli degli avversari. Sintetizzando, i fondamentali possono essere racchiusi in pochi verbi: saper palleggiare, saper passare, sapersi smarcare, saper tirare, saper difendere.

Il palleggio è forse il fondamentale più importante perché consente ad un giocatore di spostarsi per il campo rimanendo in possesso del pallone. A partire dal momento in cui muove il primo passo, il giocatore in possesso della palla deve obbligatoriamente palleggiare; il palleggio deve essere eseguito con una sola mano alla volta pena l’infrazione di palleggio illegale (o doppio palleggio). La stessa infrazione si commette quando un giocatore, dopo aver interrotto la sua prima azione di palleggio, riprende a palleggiare una seconda volta. Non dev’essere rilevata alcuna violazione nel caso in cui, tra le due azioni di palleggio, il giocatore tiri a canestro oppure la palla sia toccata da un avversario. Il giocatore può riprendere il palleggio anche quando, dopo aver perso accidentalmente il controllo della palla o aver tentato un passaggio, lo stesso giocatore ritorna in possesso del pallone toccato da un altro giocatore.
Una seconda violazione che può essere commessa nell’atto di palleggiare è quella della palla accompagnata, cioè quando un giocatore nel palleggiare porta la mano al di sotto del pallone in maniera tale che la palla possa virtualmente fermarsi nella mano del palleggiatore.

Il passaggio della palla ad un compagno è anche’esso un fondamentale decisamente importante nel gioco della pallacanestro. Può essere eseguito con una o con entrambe le mani, in salto o con i piedi sul terreno di gioco. Si possono distinguere diversi tipi di passaggio: a due mani dal petto (il passaggio più facile, quello che viene insegnato a minibasket), battuto a terra (eseguito per superare un difensore e soprattutto per chiudere un contropiede), sopra la testa (eseguito per accelerare il gioco per esempio nell’apertura di un contropiede o per un ribaltamento da un lato all’altro del campo). Particolare è invece il passaggio consegnato, quel particolare tipo di passaggio che si ha quando un giocatore prende la palla direttamente dalle mani del compagno. I modi più spettacolari per passare il pallone si hanno quando un giocatore fa passare la palla dietro la schiena o quando esegue un “no look” (passare la palla a un compagno guardando da un’altra parte nel tentativo di confondere gli avversari).

Per gli altri fondamentali #lalavagnadelcoach vi dà appuntamento alla prossima settimana.

0 commenti: