da Il Piccolo del 30 aprile 2012
Per Andrea Valentini la seconda vittoria della sua gestione da allenatore ha un sapore dolce. La dimostrazione che il gruppo è sano, motivato che lotterà fino alla fine anche a retrocessione avvenuta. Ma c'è anche un po' di rabbia, per una vittoria tardiva?
«No. C'è solo soddisfazione, perché molte partite sono state perse nel finali - spiega il coach rossoblu - e sempre la squadra ha lottato. È una grande soddisfazione perché abbiamo invertito la rotta, anche se purtroppo lo abbiamo fatto tardi».
Qual è stata la chiave della partita?
«All'inizio del terzo quarto abbiamo prodotto tanto, ma finalizzato niente. Loro con due fiammate sono andati avanti di 8 punti. Sembrava la storia del campionato, invece siamo stati bravi a pressare e difendere e l'ultimo quarto è andato sull'entusiasmo. Siamo stati bravi. Ottima difesa, canestri importanti di Simone e Matteo: abbiamo giocato insieme ».
Casale vuole uscire a testa alta dalla Serie A.
«Vogliamo finire il campionato come abbiamo sempre fatto: giocando a testa alta. La squadra combatte, è viva: andremo così fino alla fine. Vogliamo due vittorie».
Bravi a trovare motivazione in una partita che ne aveva poche.
«Obiettivamente c'era questo pericolo. Roma è per me una squadra forte. Partendo nella maniera sbagliata c'era il rischio di fare una partita a punteggio alto. I ragazzi hanno interpretato nella maniera giusta. La serietà si vede anche da questo».
Finalmente un finale punto a punto vincente. Col brivido dell'antisportivo di Janning.
«C'era grande pressione. Matt è quattro partite che fa un po' il playmaker. L'abbiamo gestita bene».
Perché contava meno?
«No, perché è una questione di abitudine. Arrivare ed essere pronti a soffrire. Siamo arrivati in fondo alla partita con lucidità».
Fino alla fine con questo assetto?
«Non lo so, vediamo le condizioni fisiche di tutti».
Il coach di Roma Marco Calvani rende merito a Casale.
«Stasera abbiamo perso contro una squadra già retrocessa ma che in campo ha dimostrato di non meritare questa posizione di classifica».
Maurizio Neri
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