venerdì 25 febbraio 2011

venerdì 25 febbraio 2011, 19:20
Nel weekend a Novara verrà assegnata la Coppa Italia di Legadue. In palio anche il titolo di miglior schiacciatore.

Quindici giorni dopo le Final Eight di Serie A giocate a Torino, il Piemonte torna nuovamente protagonista della pallacanestro italiana: nel fine settimana, allo Sporting Village di Novara, si disputerà la fase finale di Coppa Italia di Legadue. A contendersi il trofeo saranno l’Umana Venezia, la Prima Veroli, la Fastweb Casale Monferrato e l’Aget Imola.
Le quattro pretendenti arrivano all’appuntamento novarese in condizioni diverse ma, ovviamente, vogliono giocarsela fino alla fine.
Il calendario prevede che le prime a sfidarsi siano Venezia e Veroli (sabato alle ore 18): la capolista della Legadue contro la vincitrice delle ultime due edizioni della Coppa Italia. La corazzata Umana è la regina della regular season grazie a 16 vittorie in 21 gare disputate. Troverà di fronte una Prima che, dopo un difficile avvio di stagione, ha risalito la china ed ora è in piena zona playoff.
Anche se in giro per Italia e Europa ha già vissuto momenti analoghi, coach Andrea Mazzon è alla prima esperienza nella finale di Coppa Italia di Legadue. Ecco le sue parole: «Siamo consci che non siamo la squadra favorita per la Final Four come avremmo potuto esserlo con la condizione che per esempio avevamo in dicembre – ammette Mazzon – ma andiamo lì con la determinazione di chi sa di essere primo in classifica. Abbiamo conquistato l’accesso alla Final Four lottando ad inizio stagione e vogliamo andare lì a combattere in ogni modo. Se poi qualcuno dimostrerà di essere più in forma di noi o tirerà con percentuali straordinarie, riconosceremo i meriti altrui».
Anche coach Demis Cavina lamenta una condizione non troppo ottimale: «Non siamo in grandissima salute a causa dei fastidi fisici di più di qualche elemento per noi fondamentale, ma siamo in grande ripresa; vogliamo giocare da protagonisti i play off, ma vogliamo fare una bella figura anche a Novara. Scenderemo sul parquet per ottenere il massimo, ci troveremo di fronte a sfide diverse da quelle che affrontiamo normalmente in stagione. La logica della gara sarà quella da dentro o fuori, e – conclude Cavina – a fare la differenza oltre che le motivazioni, sarà l’applicazione dei dettagli, unita alla grande voglia che abbiamo mostrato nelle ultime uscite».
Nell’altra semifinale (sabato alle ore 20.45) una sorprendente Fastweb dovrà vedersela con la “mina vagante” Aget che nel Q-Round di fine settembre seppe stappare la qualificazione in un mini-torneo tutto tra compagini dell’Emilia Romagna. I piemontesi di coach Crespi avvertiranno sicuramente la pressione di giocare praticamente in casa, visto che Novara dista da Casale Monferrato solo una cinquantina di chilometri: l’Andrea Costa dovrà sfruttare questo fattore per non farsi travolgere dalla potenza d’urto di Fantoni e compagni che, solo un mese e mezzo fa, espugnarono il PalaCattani di Faenza con 19 punti di vantaggio.
Coach Marco Crespi prova ad inquadrare da un’angolatura diversa l’impegno che attende i suoi: «Tutte le competizioni che mettono in palio un trofeo sono stimolanti e per questo mi piace giocarla, anche se ho sempre affermato che conta di più il percorso della meta e il nostro è un percorso di qualità costruita. Ognuno di noi – aggiunge Crespi – dovrà trasferire sul campo il desiderio interiore di affrontare questa manifestazione da protagonista. La Junior è una squadra che ha piacere nello stare insieme e in un evento importante come questa Final Four giocata a pochi chilometri da casa, il piacere cresce ancora di più».
Settimana ricca di novità in casa Andrea Costa: rescisso il contratto con Ndudi Ebi (pare manchino solo i dettagli per l’ufficializzazione del suo innesto ad Avellino) è stato annunciato in giornata l’arrivo da Reggio Emilia di Joel Salvi. Coach Maurizio Lasi ha dovuto quindi far i conti con una situazione in continua evoluzione: «Per noi è un momento difficile per infortuni e situazioni particolari ma siamo contenti di essere alle Final Four, un grosso traguardo e un onore per noi. Non abbiamo velleità di promozione, ma orgoglio e volontà di mettere energia contro formazioni più forti. Ce la siamo giocata sempre con tutti e proveremo a farlo anche qua».
Com’è ovvio nessuno quindi arriverà a Novara per fare la comparsa e questo si ripercuoterà sicuramente sulla qualità e sull’intensità delle sfide: le vincenti delle due semifinali si incontreranno poi domenica sera (sempre alle 20.45) per contendersi la Coppa Italia.
Ad aumentare lo spettacolo complessivo della manifestazione per il secondo anno consecutivo, nell’ambito della Final Four, si disputerà anche il Trofeo Slam Dunk Contest-Ryanair: sia nella serata di sabato che in quella di domenica il divertimento è assicurato a suon di schiacciate.
A giudicare gli “schiacciatori” ci sarà anche un mito della palla a spicchi nazionale, Carlton Myers, che sarà a capo della giuria; anche alcuni sportivi novaresi si trasformeranno per una serata in giudici: Katarina Barun (pallavolista dell’Asystel) e un calciatore del Novara. Poi ci saranno un giornalista, un arbitro, un giocatore ed un tifoso scelto tra il pubblico.
Ancora incerta la partecipazione di Jaris Varnado (Tuscany Pistoia), per Bj Elder (Fileni Jesi), Terrence Roderick (Immobiliare Spiga Rimini), Bruno Cerella (Assigeco BPL Casalpusterlengo), e due altri giocatori, scelti dalla Legadue nel roster delle quattro finaliste della Final Four, non sarà facile ripetere le magie del folletto Jason Rowe che, l’anno scorso, con la canottiera di Sassari conquistò il Trofeo facendo divertire non poco gli appassionati.

Il programma è ricco, i protagonisti non mancheranno; per chi non potrà raggiungere lo Sporting Village di Novara non resta altro che sintonizzarsi su RaiSport 2 e seguire tutte le dirette. Che vinca il migliore!

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