Oggi con #lalavagnadelcoach cerchiamo di capire cos’è e come si esegue il pick and roll, una delle situazioni di gioco offensivo più frequenti durante una partita di pallacanestro.
Il pick and roll è uno schema dall’esecuzione veloce nel quale un giocatore va ad eseguire un blocco sul difensore (pick) del compagno che porta palla e poi cambia direzione, ruotando su stesso (roll) e tagliando velocemente verso il canestro. A questo punto il giocatore in possesso della palla – generalmente il playmaker – si trova a poter scegliere tra due opzioni: chiudere il palleggio e tirare a canestro oppure passare la palla al giocatore che ha portato il blocco e che sta tagliando nel cuore dell’area avversaria.
Se eseguito correttamente e con i giusti tempi, il pick and roll porta ad un doppio vantaggio nelle marcature: infatti si ha un mismatch sia per il “lungo” B in marcatura sul “piccolo” A sia per il “piccolo” B che si trova a dover marcare il “lungo” A. Per evitare questa situazione sfavorevole la squadra B (quella che difende) deve eseguire rotazioni difensive praticamente perfette.
Le scelte difensive sul pick and roll possono essere adattate a seconda delle caratteristiche individuali dei giocatori in campo (sia di quelli che attaccano sia, soprattutto, di quelli che difendono) e in relazione al momento dell’azione in cui viene eseguito. Possono essere giocati blocchi sulla palla in transizione, all’inizio dell’attacco, nella fase finale di un’azione d’attacco. Ma anche la posizione nella quale sul campo avviene il pick and roll porta ad opzioni difensive differenti. Infatti è diverso difendere se il pick and roll è eseguito dentro l’area da tre punti, fuori dall’area dei tre punti oppure lontano dal canestro, per esempio in corsa sul contropiede.
Nel prossimo appuntamento con #lalavagnadelcoach vedremo quali opzioni difensive possono essere preparate per contrastare nel miglior modo possibile il pick and roll giocato dagli avversari.
Se eseguito correttamente e con i giusti tempi, il pick and roll porta ad un doppio vantaggio nelle marcature: infatti si ha un mismatch sia per il “lungo” B in marcatura sul “piccolo” A sia per il “piccolo” B che si trova a dover marcare il “lungo” A. Per evitare questa situazione sfavorevole la squadra B (quella che difende) deve eseguire rotazioni difensive praticamente perfette.
Le scelte difensive sul pick and roll possono essere adattate a seconda delle caratteristiche individuali dei giocatori in campo (sia di quelli che attaccano sia, soprattutto, di quelli che difendono) e in relazione al momento dell’azione in cui viene eseguito. Possono essere giocati blocchi sulla palla in transizione, all’inizio dell’attacco, nella fase finale di un’azione d’attacco. Ma anche la posizione nella quale sul campo avviene il pick and roll porta ad opzioni difensive differenti. Infatti è diverso difendere se il pick and roll è eseguito dentro l’area da tre punti, fuori dall’area dei tre punti oppure lontano dal canestro, per esempio in corsa sul contropiede.
Nel prossimo appuntamento con #lalavagnadelcoach vedremo quali opzioni difensive possono essere preparate per contrastare nel miglior modo possibile il pick and roll giocato dagli avversari.
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