Al termine della terza amichevole stagionale coach Giulio Griccioli dedica qualche minuto ad analizzare la gara vinta e lo stato di forma dei suoi: «All'inizio c'è voluto tanto per rompere il ritmo, poi abbiamo giocato 3-4 minuti eccellenti nel terzo periodo nei quali si è visto quello che vogliamo fare in attacco e in difesa. Poi abbiamo mollato un'altra volta, ma mi ha fatto piacere che la squadra sia tornata con energia alla fine, anche non avendo tanto da spendere. Questa credo sia la cosa più positiva dopo una settimana di allenamenti molto duri, finalmente al completo; ma era abbastanza normale che si arrivasse un po' stanchi alla partita.
Tante, secondo il coach della Novipiù, le indicazioni emerse dalla sfida di Alessandria: «La gara di questa sera rimane una tappa importante: in un momento di stanchezza avremmo potuto anche mollare e perdere la partita e invece l'abbiamo voluta portare a casa e, a mio avviso, questa è una dimostrazione di grande atteggiamento e di voglia. Ci sono tante cose positive e tante cose da aggiustare ma, tenuto conto dell'aspetto fisico, dovremo verificare in momenti di maggiore brillantezza se siamo in grado di tenere un po' di più l'uno contro uno. Dobbiamo lavorare meglio tutti di squadra - aggiunge Griccioli - per difendere con
maggiore solidità; non a caso i momenti migliori in attacco sono venuti comunque da momenti difensivi eccellenti. Non è casuale e dobbiamo mettere lì l'accento. Poi anche oggi abbiamo sbagliato tanti tiri aperti che, onestamente, possiamo mettere dentro».
Un'ultima battuta è dedicata a Monaldi: «Ha dimostrato anche troppa personalità quando in contropiede ha cercato il tiro dalla lunga distanza. Va bene la faccia tosta, ma gli ho detto che non deve esagerare. Non deve farsi soffiare la palla - come invece è accaduto - in maniera un po' ingenua. Ma per il resto mi sembra che lavorando possa migliorare. Credo e spero che in questo anno possa crescere molto».
Un'ultima battuta è dedicata a Monaldi: «Ha dimostrato anche troppa personalità quando in contropiede ha cercato il tiro dalla lunga distanza. Va bene la faccia tosta, ma gli ho detto che non deve esagerare. Non deve farsi soffiare la palla - come invece è accaduto - in maniera un po' ingenua. Ma per il resto mi sembra che lavorando possa migliorare. Credo e spero che in questo anno possa crescere molto».
Partita particolare, seppur amichevole, quella giocata da Giancarlo Ferrero che in tanti, a Bologna, avrebbero voluto ancora con la canottiera biancoblù dopo lo straordinario finale della scorsa stagione: «Nonostante abbiano fatto la squadra all'ultimo stanno dando vita ad un ottimo roster che comprende anche ragazzi con i quali ho giocato l'anno scorso. È una squdra che corre ed è molto atletica: le caratteristiche che piacciono al suo coach».
Altrettanto chiare le idee sulla "sua" Novipiù: «Sicuramente è stato un buon test. Abbiamo affrontato una settimana molto dura, volevamo verificare se eravamo capaci di qualche miglioramento che credo ci sia stato. A tratti abbiamo messo in campo delle ottime difese ma ci sono sicuramente molte cose da rivedere. Però siamo sulla buona strada - conclude l'ala rossoblù - c'è tanta voglia di far bene da parte di tutti».
Altrettanto chiare le idee sulla "sua" Novipiù: «Sicuramente è stato un buon test. Abbiamo affrontato una settimana molto dura, volevamo verificare se eravamo capaci di qualche miglioramento che credo ci sia stato. A tratti abbiamo messo in campo delle ottime difese ma ci sono sicuramente molte cose da rivedere. Però siamo sulla buona strada - conclude l'ala rossoblù - c'è tanta voglia di far bene da parte di tutti».
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